Ethereum sta per crescere davvero e diventare grande. L’avvicinarsi alla nuova dimensione “ETH2” sarà un’adolescenza piena di contraddizioni, un processo naturale verso la maturazione per approdare ad una cryptovaluta migliore sotto ogni profilo.
L’obiettivo finale sarà proprio quello di un protocollo Ethereum rinnovato che, come noto, compie una trasformazione estremamente ambiziosa e lungimirante: la validazione con regime “Proof of work”, verrà cestinata in favore di una: “Proof of Stake” più agile e volitiva. Codesto passaggio cambierà completamente il profilo della criptovaluta in sè, donandole maggior potenzialità e sostenibilità in virtù di un processo assai meno energivoro per la validazione degli smart contract, e naturalmente delle transazioni.
Una volta conseguita la stabilità con Kiln, si passerà a testare (e confutare) le altre testnet, ed infine la: "Proof of Stake" andrà a regime a livello planetario. Pertanto, sussistono tutte le migliori premesse per rispettare i tempi previsti per la fine di giugno.
Questi sono propriamente i giorni, e le settimane, nelle quali la testnet kiln sta mettendo alla prova i nuovissimi processi, così da poter portare al traguardo una degna fusione senza contraccolpi, senza disfunzioni o errori, e senza il minimo impatto sugli utenti e sulla scalabilità e affidabilità della crypto.
Con questa disruption tecnologica rispetto al passato e sfociando nella dimensione ETH2 (da Ethereum), il sistema acquista importanti vantaggi pratici in termini di scalabilità, di performance e di sostenibilità. Non a casa si passa ai validator dai precedenti miners, ma soprattutto si approda ad un sistema “Proof of Stake” che richiede una potenza di calcolo assai minore. Tale elemento farà la differenza in virtù di un profilo di sostenibilità che anche le istituzioni guarderanno ovviamente con favore concreto e fattivo: da innumerevoli zone e settori è emersa questa necessità in quanto non può esserci un futuro per talune criptovalute che non siano in grado di azzerare il proprio impatto ambientale, ed i costi di gestione nel complesso.
Nei primi sei mesi del 2022 il passaggio cruciale che il protocollo subirà è quello del “merge“: sostanzialmnete il passaggio nel quale l'apparato migrerà definitivamente al “Proof of Stake”, quello già precedentemente descritto come “l’aggancio” tra la rete principale, e la nota “beacon chain“. Il vecchio pianeta ETH1 non va in soffitta, ma basicamente si innesta sul perimetro del nuovo ETH2, per generare un Ethereum performante, ricco e talentuoso.
Non sarà un processo lineare ed elementare: per Ethereum si tratterà di un'evoluzione pianificata a più riprese, che ora dovrà andare a compimento nel modo più lineare e celere possibile. Il successivo step sarà quello dello: "Sharding", sviluppo che consentirà di alleggerire i carichi per decongestionare l'enorme rete, e far lievitare il numero di transazioni eseguibili nell’unità di tempo più ristretta. A quel punto sarà innestata una marcia alquanto più ambiziosa e ardita: grazie alle shard chain ogni validatore dovrà gestire un quantitativo minore di dati, elidendo e riducendo i requisiti hardware necessari per la validazione; rendendo accessibile e democratico il processo in ambito endogeno ed esogeno.
Apprendere e conoscere tale meccanismo è fondamentale per comprendere l'affidabilità di una cryptovaluta che ha da sempre (e almeno sino ad oggi), il merito di voler correggere le proprie storiche e vetuste fragilità per approdare ad un livello ulteriore, e tendere ad andare oltre l'ostacolo. Dall'altra parte gli utenti non debbono per forza conoscere i dettagli analitici e tecnici di questo spostamento. Continueranno ad esistere piattaforme online che permetteranno di acquistare, vendere e trasferire Ether rimanendo all'oscuro di ogni info o news.
Il perimetro focale più importante è quello che sancisce e definisce Ethereum come una crypto maggiormente sostenibile, e che tende la mano al futuro: aspetto che potrebbe regalare ad ETH2 una propulsione tale da poter spostare il baricentro del mondo Fintech verso questo tipo di coin (a detta di taluni addetti ai lavori).
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