METAVERSO e SLOW TOURISM, le tecnologie del futuro

Tecnologie abilitanti: innovazione, sicurezza e sostenibilità

Le KETs tecnologie abilitanti o KETs (Key Enable Technologiessono l’asse attorno al quale ruota la quarta rivoluzione industriale. Grazie ad esse le aziende guadagnano velocità, produttività e flessibilità. L’integrazione tra filiere, catene di fornitura e trasporti è la strada che porta alla massima efficienza operativa della logistica. In più le tecnologie abilitanti comportano un miglioramento dell’interfaccia uomo-macchina che si traduce in una riduzione di errori e incidenti, migliorando a livello globale la sicurezza dei centri produttivi e dei magazzini. Ma i benefici per le imprese non si limitano all’operatività dei processi logistici: le KETs consentono di creare le basi di una logistica sostenibile.

Per le ditte, l’adozione di un modello green ha un impatto sul fatturato in quanto è mirato ad abbattere il consumo sia energetico, e sia di materie prime necessarie.

Per tutte queste ragioni è oggi necessario investire ora e approfittare dei piani di transizione 4.0 nazionali ed europei. Bitchainrimini ed INNOVABILITA si propongono con competenze di abilitatori del mondo delle cryptoeconomia, che presto convergerà nella meta-economia, considerando la blockchain una tecnologia abilitante soprattutto nell’integrazione di sistemi  di certificazione e custodia di dati di stoccaggio e di magazzino. La nostra gamma di servizi e di assistenza comprendono tecnologie che favoriscono il passaggio  al digitale per le imprese che aspirano ad essere smart e che accettano la sfida lanciata nel mondo del turismo: rendendo i processi più efficaci, adottando modelli di virtualizzazione, soprattutto per lo SLOW TOURISM di qualità. 

Tipicamente, la maggior parte dei modelli di turismo nell'area mediterranea si basano sul turismo di massa e seguono una visione frammentata della regione come somma di mercati diversi. Med Pearls mira a posizionare a livello internazionale il Mediterraneo come destinazione unica e integrale per sperimentare lo stile di vita Med attraverso SlowTourism (ST), invitando i viaggiatori a scoprire nuove destinazioni sostenibili e responsabili, prendendo tempo per avere un contatto diretto con le comunità locali.

Il progetto fornirà una serie di 26 nuovi prodotti ST creati da Destination Management Company (DMC) locali e imprese ICT grazie al supporto finanziario e tecnico chiamato Product Development and Innovation Facilities. L'idea è quella di creare esperienze simili in base alla tipologia di prodotti e temi concordati tra i partner, pertanto, i visitatori vivranno esperienze simili, della stessa qualità, in una qualsiasi delle 13 aree target di Med Pearls. Il progetto si rivolgerà sia ai mercati locali che internazionali, come Stati Uniti, Canada, Nord Europa Asia, organizzando una strategia di commercializzazione e marketing completa.

Gli strumenti che dovranno adottare e le tecnologie a cui a cui devono ispirarsi i Destination Manager di questo progetto sono le  tecnologie abilitanti o KETs (Key Enable Technologies).  Dispositivi e risorse interconnesse tra loro e con la rete Internet che grazie a questa iterazione, permettono alle imprese di migliorare i processi, creando al contempo il valore aggiunto necessario per generare vantaggio competitivo soprattutto nel META-TURISMO.

Le KETs spaziano dalla robotica alla cybersecurity, dalla nanotecnologia al cloud e al software. Il loro ruolo è decisivo nei processi legati alla digital transformation, poiché sono considerate dei driver di innovazione. Grazie all’integrazione dei dati offerti da questi sistemi, si ottiene una maggiore efficienza dei processi produttivi e una migliore qualità dei prodotti stessi. L’impatto positivo per la logistica appare evidente nella sincronizzazione tra azienda e il resto degli attori presenti nella catena del valore dello SLOW TOURISM.

Le tecnologie abilitanti chiave (KETs) indicate nel Piano Nazionale Industria 4.0 sono  tecnologie chiave in Italia  riconosciute dal Ministero dello sviluppo Economico, ma  non possiamo considerare le KETs come un gruppo delimitato perché si tratta di sistemi in costante evoluzione: oggi possiamo affidarci a quelle che abbiamo qui elencato evidenziando i vantaggi che apportano in ambito logistico:

1. Advanced Manufacturing Solutions: i robot protagonisti del METAVERSO 

I robot - quelli collaborativi COBOT - saranno sempre più precisi e riusciranno a collaborare con gli operatori. Nella logistica industriale, ad esempio, i robot interconnessi con software e impianti, possono essere utilizzati a supporto delle fasi produttive, nella movimentazione automatica delle merci o addirittura nelle fasi di picking adattandosi al flusso lavorativo delle aree di produzione.

2. Additive Manufacturing: riduzione dello stock

Con l’espressione additive manufacturing ci si riferisce alla stampa tridimensionale e alle tecniche e tecnologie legate ad essa.  I vantaggi di questa tecnologia sono molteplici. Per il manufacturing, il più rilevante è da ricercare nella diminuzione del tempo che intercorre tra l’idea e il prodotto finito. A livello logistico, l’additive manufacturing potrebbe rivoluzionare certi aspetti legati alla gestione delle risorse.  Un economato di un hotel, ad esempio, non dovrà più tenere in stock articoli a bassa rotazione, ovvero le scorte di classe 

3. Augmented Reality: informazioni extra sempre più decisive

Con l’espressione augmented reality(anche RA) si fa riferimento ai dispositivi in grado di arricchire la realtà che ci circonda sovrapponendo ad essa una serie di informazioni rilevanti. I device più diffusi sono: tablet, smartphone, visori (spesso uniti a guanti e auricolari). La realtà aumentata, o mista, porta diversi benefici alla logistica: migliora la precisione del picking e permette di prevedere e verificare gli ordini in maniera più dinamica e accurata. I visori RA vengono sempre più spesso impiegati in ambito manutentivo, indicando agli operatori i componenti guasti di un impianto, o le parti in avanzato stato di deterioramento. Questo aspetto è fondamentale per garantire la continuità operativa di un centro.

4. Simulazione: digital twin aggiornati in tempo reale

Una simulazione o digital twin è una copia digitale di un processo, prodotto o servizio, ottenuta grazie alle informazioni che inviano i sensori installati nei centri produttivi o logistici. Grazie a IoT, cloud e Big Data, la simulazione di un processo è in grado oggi di integrare le informazioni in tempo reale, mettendo le aziende nelle condizioni di testare i processi e riconfigurare le proprie strategie in tempi più brevi. Nel nostro mondo la simulazione permette di testare in un ambiente virtuale di gioco ciò che si può ricreare nel mondo fisico, riducendo le variabili. 

5. Horizontal e Vertical Integration: più interazione con fornitori e clienti

Quando si parla di tecnologie abilitanti, un termine chiave è sicuramente “integrazione”. IoT, Cloud Computing e Big Data rendono l’azienda smart. L’interazione verticale con clienti e fornitori e l’integrazione orizzontale con le aziende operanti nella stessa filiera permettono di ridurre le inefficienze e migliorare i flussi di lavoro. I software WMS per la gestione del magazzino sono i principali responsabili di questa integrazione tra fornitori e provider di servizi nel sistema di controllo.

6. Industrial Internet: mettere in comunicazione processi e prodotti

L’internet delle cose (IoT), ovvero l’insieme di dispositivi e sensori capaci di dialogare tra loro, trovano applicazione in ambito industriale e si convertono in IoT: Industrial Internet of Things. Questa architettura di comunicazione garantisce la trasmissione rapida ed efficace dell’enorme flusso di dati proveniente dai sensori installati. Per i manager della logistica questo si traduce in una notevole facilità di accesso a una grande quantità di informazioni chiave. Le applicazioni IoT in ambito logistico sono molteplici: si dimostrano essenziali nelle operazioni di manutenzione predittiva degli impianti e dei sistemi; sono alla base di una gestione più efficiente e data-driven delle scorte; consentono di ottimizzare l’intralogistica grazie a una migliore tracciabilità dei lotti di prodotti; infine, contribuiscono a monitorare la qualità e la sicurezza delle operazioni, elemento critico nella gestione della catena del freddo (per es.).

7. Cloud computing: architetture flessibili

Il cloud computing migliora i processi aziendali grazie alla grande flessibilità offerta dal cloud. Le nuove piattaforme – in tutte le loro declinazioni (SaaS, DaaS e HaaS) – non hanno bisogno di server locali o di reti LAN, ma offrono l’accesso ai dati attraverso il browser Internetmediante qualsiasi dispositivo. Per le aziende il cloud crea possibilità di outsourcing di processi informatici complessi, spostando il focus dalla gestione delle architetture informatiche all’analisi dei dati. In altre parole, si passa dall’investire risorse in aspetti tecnici, a investimenti in processi qualitativi e analitici che risulteranno decisivi nel lungo termine.

8. Cyber-security: integrazione sicura

L’obiettivo delle tecnologie abilitanti è stabilire una maggiore integrazione nei confronti del resto degli attori della supply chain. Come conseguenza di questa apertura, le aziende si vedono obbligate a effettuare maggiori controlli e a proteggersi da eventuali attacchi informatici. Questo perché con l’arrivo in magazzino di sensori, robot, sistemi automatici si estende la superficie di attacco potenziale. Investire in cyber sicurezza è condizione conditio sine qua non per vegliare sulla sicurezza dei sistemi e dei dati.

9. Big Data Analytics: metriche al servizio delle strategie aziendali

Le grandi quantità di dati che arrivano dai nuovi sensori e dispositivi non possono essere racchiusi in un normale database. A tal proposito i Big Data, inteso come l’insieme di processi e le tecnologie per l’analisi  e l’interpretazione dei dati, si rivelano una delle KETs più importanti per prendere decisioni in maniera analitica. La logistica non può pensare di migliorare i propri processi senza partire dalle informazioni ottenute dall’analisi dei dati. Le aziende che si doteranno di sistemi in grado di raccogliere, processare e strutturare i dati in KPI della logistica guadagneranno vantaggio competitivo, poiché sapranno adattarsi al comportamento dei mercati.

Formazione e talento 4.0: elementi imprescindibili per il successo

Le imprese che digitalizzano i propri processi devono contare su figure professionali all’altezza. Una delle grandi difficoltà delle aziende risiede proprio nella ricerca di talenti, ostacolo che spesso superano ricorrendo a programmi di business incubazione, ovvero inglobando delle startup allo scopo di acquisire il know-how strategico di cui hanno bisogno. Quando i talenti sono già presenti in azienda e ci sono i margini, è bene investire in formazione, aggiornando le competenze del proprio personale con un reskilling o upskilling. Formazione e capacità di investimento in queste tecnologie sono fondamentali per la resilienza delle aziende che operano nel contesto industria 4.0.

Le KETs e il sostegno dell’Italia e dell’Europa

Le istituzioni nazionali ed europee sono coscienti della rilevanza delle KETsper lo sviluppo di un modello industriale avanzato e sostenibile. A tal proposito esistono incentivi fiscali statali che permettono anche alle piccole imprese di poter accedere alle tecnologie abilitanti. Il governo italiano attualmente ha avviato un programma a sostegno della transizione digitale delle imprese con la formula del credito d’imposta. A livello europeo, invece, il programma Horizon Europe a supporto dell’innovazione e della ricerca prevede lo stanziamento di ben 100 miliardi di Euro per il periodo 2021-2027. Tra i pilastri di questo programma c’è l’Industrial Competitiveness, dove sono avvallati gli investimenti in key enabling technology.

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