Cosa sono i fan token, sponsor delle squadre di Serie A ?

Sempre più squadre di calcio di Serie A riportano sulle maglie degli sponsor legati al mondo NFT, blockchain, ecc.. Spesso si tratta di siti che vendono i cosiddetti “fan token”: gettoni digitali certificati sulla blockchain che garantiscono vantaggi e privilegi ai possessori. Vediamo come funzionano, e perché sono diversi dalle criptovalute.

I Fan Token (la traduzione sarebbe “gettone dei fan”), è un oggetto digitale certificato da una Blockchain che rilascia alcuni vantaggi ai loro possessori. Colui che possiede un “fan token”, come quelli emessi dalle squadre di Serie A, può votare in sondaggi esclusivi delle squadre oppure ricevere benefit e sconti nell’acquisto di biglietti o merchandising di vario tipo. Le applicazioni sono molteplici (il marketing la fa da padrone in dimensione olonica): è come avere una tessera della propria squadra del cuore, tuttavia virtuale e certificata tramite la tecnologia Blockchain.

Diamo una definizione della tecnologia Blockchain ?

Potrebbe essere utile utilizzare una metafora...

Immaginiamo un registratore di cassa. Esso registra gli incassi di un esercizio commerciale iscrivendo una serie di numeri e valori uno in fila all’altro sullo “scontrino”. Empiricamente, è un modo per registrare la cronologia degli acquisti in maniera ordinata. Or bene, immaginiamoci una serie di registratori di cassa collegati l'uno all’altro attraverso il web. Ognuno di tali registratori di cassa non agisce per conto proprio, ma è “costretto” a registrare tutte gli incassi anche degli altri registratori collegati. Il risultato è che tutti i registratori di cassa si ritroveranno il medesimo “scontrino”, con gli stessi acquisti e nel medesimo ordine. In buona sostanza un vero e proprio resoconto collettivo degli acquisti iscritti in via perenne da un gruppo di registratori fiscali.

Dunque, la cosiddetta:  "Blockchain" non è altro che questa "rotativa condivisa", e uguale per tutti: una catena di blocchi (le operazioni dei registratori di cassa), agganciati uno all’altro (ogni nuova transazione si attacca alla lista delle precedenti operazioni). La differenza tra uno schema semplificato come quello dei registratori di cassa, e quello di una blockchain vera e propria, è che per validare una transazione, ovvero far sì che tutti la riconoscano come corretta e soprattutto vera, deve essere eseguito uno sforzo in termini di calcolo (Hash rate). Ovvero, tutti i pc aderenti a sostenere la rete devono risolvere un “rebus” basato su di un enigma matematico condiviso (crittografato): un fattivo modo per certificare l’autenticità del pagamento o trasferimento di valore.

Infine, la differenza tra un token ed una criptovaluta ?

Certamente, la differenza è assai sottile. Entrambi sono rappresentabili da un "oggetto digitale" certificato grazie alla Blockchain. La differenza più palese è che un token assomiglia più ad un'azione tradizionale (titolo di Borsa), mentre una cryptovaluta ad una valuta (Dollaro, Euro), appunto. Inoltre, il possesso di un token non permette di spenderlo per comprare servizi/prodotti, ma banalmente di ricevere dei vantaggi basati sulla detenzione e possesso del token stesso (una sorta di abbonamento (pass), che apre le porte a dei vantaggi di qualunque natura). Al contrario, le criptovalute, come ad es. Bitcoin, nascono con il proposito di esistere per sé stesse, e di poter essere spese proprio in cambio di un servizio o di un bene (come oggi accade nello Stato di El Salvador, dove è diventata moneta legale al pari del dollaro U.S.A.).

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